REGIONE SICILIANA
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Brucia il Castello di Aci...

 

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L'amministrazione comunale ha riproposto, istituzionalizzandolo, uno spettacolo storico-culturale e popolare, relativo ad una vicenda che accadde nel lontano 1393: la lotta di Artale Alagona con re Martino.
Lo spettacolo, tratto da un testo attribuito a  don Mauro Nicolosi (1755-1834), allora vicario di Acicastello ma rielaborato dal Prof. Enrico Blanco, fu rappresentato la prima domenica di settembre del 1822 e ripetuto ogni anno in occasione dei festeggiamenti estivi in onore di S. Mauro, patrono del paese, fino al 1853.
Il recupero di una così importante tradizione, con una manifestazione che si svolge entro lo splendido scenario del Castello, suscita molto interesse culturale e costituisce un ulteriore richiamo turistico.

Il contesto storico-politico entro cui si svolge la rappresentazione rievoca  le sanguinose vicende del XIV secolo per il possesso del maniero.
Anche la trama trae spunto dalle azioni e dagli intrighi che scossero la Sicilia sul finire del 1300.
Sono gli anni in cui Maria, erede di Federico III e di Costanza, sposa il cugino Martino il giovane; Bonifacio IX, indignato dal fatto che Martino riconosce l'antipapa Clemente VII, incita i siciliani a ribellarsi al re; i baroni accettano Maria, ma respingono Martino (1303); quest'ultimo con grandi forze approda a Trapani in compagnia del padre.

Il popolo siciliano, al cospetto dell'esercito di Martino si sottomette, afferrando l'occasione per cercare di liberarsi dai soprusi dei baroni e dei viceré.
Di fronte al pericolo di perdere potere e ricchezza, il conte Andrea Chiaramonte si fortifica a Palermo e il gran giustiziere Artale Alagona a Catania e ad Aci, imitato poi dal nipote Artale II, che è il protagonista della rappresentazione teatrale.
Qui iniziano le vicende narrate nell'azione drammatica: nel 1393 il re di Sicilia, Martino, assedia il Castello di Aci, dove si è fortificato il gran giustiziere Artale Alagona, facendo uso di tutti i mezzi e gli espedienti che la tecnica bellica del tempo può offrire.
Artale, dopo tre anni di strenua resistenza all'assedio, portato per terra e per mare, è costretto alla resa e a cedere la preziosa rocca fortificata.