Descrizione
Consta infatti di un pregievole campanile eretto nel 1767 e rimasto indenne durante le vicende belliche che il 21 Luglio 1943 rasero al suolo il restante impianto. Fu ricostruita nel 1961 rimanendo chiusa al culto per molti anni. Moderna nel suo insieme la Chiesa conserva dei frammenti degni di nota come il dipinto che raffigura l’effige dell’Hecce Homo e la fonte battesimale.
Per avere notizie della chiesa di San Mauro bisogna andare al XVI secolo. Allora era piccola, fatiscente e senza fonte battesimale. La parrocchia, dedicata a San Mauro, sorse tra la seconda metà dello stesso secolo e i primi anni del successivo. Fu, tuttavia, fortemente danneggiata dal terremoto del 1693. Fu successivamente restaurata ad opera del vicario Paolo Romeo, che, a conclusione dei lavori, nel 1718, fece erigere un grande portale. Nel 1767 fu costruito il campanile a spese del barone Cannizzaro e da quell’anno iniziarono importanti lavori di restauro ed ampliamento. Nel luglio del 1943 la chiesa crollò a causa di un’incursione aerea degli alleati. Fu, infine, ricostruita ad opera dell’architetto Failla.
Poco si sa della statua lignea, ricoperta d’argento e da una mistura che la rende dorata, di San Mauro. Secondo la tradizione faceva parte di un carico di statue trasportate da una nave francese, arenatasi sugli scogli di Aci castello. Grazie all’aiuto dei castellesi la nave riuscì a liberarsi ed il capitano, per riconoscenza, donò la statua alla città. La creazione della statua si può datare intorno al 1600. Sicuramente ha subito diversi rimaneggiamenti, tra i quali spicca quello del periodo barocco, che l’ha dotata di un manto in oro riccamente decorato e di una lamina di argento cesellato. L’ultimo restauro è del 1992.
Di notevole interesse sono: la pala di San Mauro Benedicente (firmata da Giacinto Platania nel 1681), la pala della Traslazione delle reliquie di Sant’Agata (rinvenuta da Santo Castorina nel sottotetto della casa canonica nel 1987), la pala di San Mauro Taumaturgo (restaurata per interessamento della Congregazione di San Mauro), la tela della Madonna della Purità (opera di Paolo o Alessandro Vasta), il bassorilievo in stucco bronzato “La samaritana al pozzo di Giacobbe” (eseguito nel 1960 da Giuseppe Fortunato Pirrone).